Primo nelle graduatorie italiane di categoria dell’anno. Un personal best segnato quest’anno di m. 17,84, quando per andare agli Europei di Gerusalemme basta un 17,75. Ma ai campionati europei il nostro marconiano Andrea Crestani non ci va. E pensare che tutto era stato fatto nel migliore dei modi e con i tempi ideali: Andrea aveva lanciato a 17,84 il peso da 6 chili il 13 giugno scorso, in un meeting a Vicenza.
QUELLA GARA BUTTATA VIA
Ma quel risultato, pur agli atti delle prestazioni italiane, non è valido per andare agli Europei. Perché la gara non aveva avuto i crismi Fidal e della federazione europea, in sostanza non era stata organizzata con i requisiti richiesti. I criteri di partecipazione dicono: “Gli standard di iscrizione devono essere conseguiti in competizioni di carattere regionale, nazionale o internazionale, inserite ufficialmente nel calendario della FIDAL, della EA e di WA”. Cioè la gara era “solo” provinciale, organizzata dal Comitato Provinciale Fidal, da Atletica Vicentina e Atletica Nevi. Non erano state chieste le autorizzazioni superiori, magari con tasse relative. O non c’era stato il tempo per chiederle.
UN OTTIMO RISULTATO, MA “NON CONTA”
Il 13 giugno Andrea, in maglia AV Brazzale, nostra collegata, va in pedana e al quinto lancio conquista i 17,84, prima prestazione nazionale dell’anno per gli Juniores, tutt’ora imbattuta. Conquistare il minimo per gli Europei in quel momento era l’ideale, senza più affanni avrebbe potuto preparare con calma i campionati continentali, tornando a Gerusalemme dove era stato un anno fa per gli Europei U18. Invece niente, a causa della “mancanza di status” della gara. Le speranze erano poche, le convocazioni hanno confermato l’esclusione. L’Italia U20 non avrà lanciatori di peso. Il sito specializzato Queen Atletica (atleticalive.it ) ovviamente aveva previsto Crestani al primo posto per la maglia azzurra, leggendo le graduatorie. Ma forse i redattori non conoscevano il dettaglio assassino. Nonostante la performance, Europei negati. Assurdo e penalizzante per l’atleta, che perde una maglia azzurra non certo per causa sua.
BRONZO AGLI ITALIANI, MA TUTTO SUB JUDICE
Intanto Andrea a Grosseto, ai campionati italiani di categoria, ha conquistato il bronzo, lanciando un buon 16,96 in una gara piena di contestazioni riguardanti gli attrezzi da lancio. E cogliendo poi il 5° posto nel disco, a 45.77, seconda sua misura di sempre. Ma la gara del peso, dicevamo, ha fatto registrare diverse perplessità e irregolarità. I risultati, si legge nel sito Fidal, non sono stati omologati: “Risultati sospesi sulla base degli articoli 11.3/5 del Regolamento per l’Organizzazione delle Manifestazioni“. Tutto è ora nelle mani della giustizia sportiva, che dovrà fare luce sull’affaire degli attrezzi.
ANGELICA VICINA AI SUOI PB
Buon campionato italiano U20 anche per Angelica Trollo, sempre brava nel lavoro di preparazione dei lanci, in pedana per peso e martello: ha avvicinato i suoi personali, rispettivamente a 9,54 (suo pb è 10,15) e a 39,24 (suo pb è 39,87). I lanciatori marconiani hanno sempre una marcia in più.