COMUNICATO STAMPA N. 1
Da Sara Fantini e Andrea Dalla valle, medagliati a Monaco, a tanti protagonisti paralimpici come Rosada e Zeni. Meeting e Mennea Day inclusivi, e la fotomostra mozzafiato sugli atleti diversabili
CASSOLA – Ritorna la grande atletica senza barriere allo stadio di San Giuseppe di Cassola. Gs Marconi Cassola e Veneto Special Sport propongono sabato 10 settembre la quarta edizione del Serenissima Para Athletics Meeting, evento con patrocinio della Fidal Nazionale, della Regione Veneto e del Comune di Cassola il cui programma affianca gare per normodotati, paralimpici e paralimpici intellettivi, e domenica 11 settembre, sempre nel pomeriggio, il Mennea Day Veneto sempre aperto alle tre “categorie”. E aggiungono la fotomostra “La bellezza dei nostri sogni”, allestita a Cre-ta Innovation Hub nel centro della ex caserma San Zeno, in via Ca’ Baroncello 6. Attesi il presidente di Fidal Veneto Francesco Uguagliati e quello del Cip regionale Ruggero Vilnai.
Le stelle, parterre da brividi
Tra gli ospiti eccellenti un parterre di tutto riguardo nei due giorni, tra lo stadio e la mostra. Si inizia con gli azzurri Andrea Dallavalle e Sara Fantini (accompagnata dalla sua allenatrice Marinella Vaccari , già coach dell’ex primatista italiana Ester Balassini), tutti e due di ritorno dai mondiali di Eugene (entrambi al 4° posto tra triplo e martello) e dagli Europei di Monaco, dove hanno conquistato rispettivamente argento e bronzo. Con loro l’azzurra di casa Laura Strati, 7 titoli italiani del lungo e decine di presenze in nazionale.
La lista continua con Mattia Dal Pastro, già portiere del Vicenza calcio amputati, ora nel G.S. Difesa intento a prepararsi per lo sci di fondo alle Paralimpiadi di Milano Cortina. Riecco poi Annalisa Rosada, campionessa europea e bronzo mondiale a squadre nel tiro con l’arco che scocca i dardi dalla carrozzina, quindi Chiara Zeni, la 18 enne luganese detentrice di 4 record mondiali assoluti nella velocità C21, e la pluricampionessa italiana della velocità Chicca Mencoboni, marchigiana con la sua guida Nicholas Chiesi, unica italiana ipovedente nel ranking mondiale del salto in alto.
E infine torna a Cassola Francesca Cipelli, azzurra paralimpica del lungo e già in gara alle Paralimpiadi di Tokyo, con obiettivo Parigi.
Tra stadio e mostra
Tutti saranno testimonial allo stadio e anche (a parte Cipelli) protagonisti al convegno dell’11 mattina ore 10.30, nella sede della mostra fotografica, per raccontare storie di vita e di sport, cadute e risalite, passioni e sogni che accomunano indistintamente tutti gli atleti che nello sport trovano energie e motivazioni. La mostra dedicata agli sport paralimpici, curata da Fernando De Pieri, con scatti di Adriano Boscato e Francesco Furlanetto, presenta eccezionali immagini che fissano la bellezza e anche talvolta la drammaticità degli sport paralimpici, causando stupore ed emozione, alternando alle grandi riproduzioni ad alta qualità racconti autentici di vita sportiva. La mostra è sostenuta dalla Fondazione Bpm Volksbank e dal Comune di Cassola, oltre che dai due club promotori.
Una pista conosciuta
Cassola negli anni si è affermata dal 2001 come centro propulsivo dell’atletica leggera, facendo sport di base per migliaia di ragazzi e mandandone in maglia azzurra ben otto, oltre a conquistare con i propri atleti diverse decine di titoli italiani e scudetti con le squadre collegate di Atletica Vicentina Brazzale. Quest’anno il Marconi ha vinto il titolo italiano di prima società d’Italia Libertas conquistando la vetta della classifica combinata nelle categorie Giovanili, Allievi e Assoluti maschili e femminile ai campionati nazionali di Pistoia.
L’amministrazione sostiene questa attività: «Siamo orgogliosi di ospitare anche quest’anno il meeting nel nostro Comune e di raccontare, attraverso la mostra negli spazi di Cre-ta, la bellezza dello sport, che si esprime anche nella diversità e nella forza di volontà – sottolinea l’assessore allo sport Marta Orlando Favaro -. Lo sport, come ben dimostra questa manifestazione, è infatti un potente strumento di inclusione, in grado di abbattere le barriere, stimolare la collaborazione e aiutare ognuno a sviluppare appieno la propria identità. Attraverso il gesto atletico ogni persona, con le sue caratteristiche, può esprimere la sua parte migliore e diventare modello e stimolo per gli altri».