6° Serenissima Paralimpico e Mennea Day, appuntamento con i campioni. L’incontro con la stampa all’hotel Glamour
Emanuele Pangher, triestino, ipovedente cat. F13, secondo al mondo nel disco (foto Fispes)
Tornano gli eventi di atletica “senza barriere” a Cassola, meeting con formula inclusiva concepiti con un programma di gare misto per atleti delle categorie giovanili Fidal e atleti paralimpici di ogni età delle federazioni Fispes e Fisdir. Organizzano come sempre il club di casa, GS Marconi Cassola, e Veneto Special Sport. I due eventi, che da sempre vedono la presenza di azzurri di rilievo (negli ultimi anni, ad esempio, Dalla Valle, Fantini, Vallortigara, Rigali, Camossi, Strati, e la regina della velocità Levorato), sono stati presentati all’Hotel Glamour di Cassola. Quest’anno le date sono per il 6° Serenissima Para Athletics Meeting sabato 31 agosto, e per la sesta edizione dell’evento nazionale Mennea Day realizzata per il Veneto a Cassola, il 12 settembre in versione serale, esattamente nel giorno del 45° anniversario del grande record mondiale, tuttora europeo, firmato dall’indimenticabile Pietro a Città del Messico nel 1979. All’incontro al Glamour l’assessore regionale Manuela Lanzarin ha inviato una lettera di buon lavoro e di auguri per la riuscita degli eventi inclusivi.
Lo strano caso di Pangher: no Parigi, sì a Cassola
Quest’anno tra le “stelle” presenti c’è Emanuele Pangher, triestino, atleta ipovedente di cat. F13, tesserato Fispes, quest’anno autore della seconda prestazione mondiale nel disco e detentore dell’11^ nel giavellotto. Ma con un curriculum del genere non è alle Paralimpiadi di Parigi, verrà invece a Cassola per disco e giavellotto. E perché mai un atleta così rilevante non è alle Paralimpiadi, dove potrebbe lottare addirittura per l’oro? Claudio Strati, presidente del GS Marconi, introducendo l’incontro, ha spiegato di aver saputo dall’allenatore dell’atleta che semplicemente Pangher non va a Parigi perché la gara del disco, per decisione degli organismi internazionali non è, da otto anni, nel programma paralimpico per la categoria F13. Quindi in un panorama di inclusione, in realà Pangher rimane escluso. “L’allenatore Fabio Mandarà ci ha spiegato che purtroppo le scelte della Wpa non permettono ad atleti come Emanuele ad emergere ed uscire dal loro guscio di emarginazione fisica – ha aggiunto Strati -. L’esempio lampante è la situazione di un atleta da due anni al vertice del ranking mondiale nel disco ma Wpa non inserisce la sua categoria nelle gare internazionali e neanche cerca di accorpare due categorie F12 e F13 per far numero e cercare di dare inclusione per tutti”. In gara anche Perica Mitrovic, atleta non vedente, primo in Italia nel disco cat. F11, tornano Samuele Gobbi paralimpionico a Pechino e la recordwoman mondiale della velocità Fisdir, la luganese Chiara Zeni.
Inclusione, c’è ancora tanto lavoro da fare
Nicolò Toscano, a nome della giunta del Comitato paralimpico del Veneto, ha osservato che la platea delle persone disabili nello sport va molto ampliata. Nella regione, dove i dati assoluti sono alti, in realtà si parla del 2% della popolazione con disabilità. All’estero i dati sono più alti. “Stiamo lavorando con le federazioni per creare opportunità nuove, per inserimento e inclusione. Non è facile, è un obiettivo a lungo termine, ma anche se un poco alla volta, si deve andare avanti verso obiettivi importanti. Gli eventi come il Serenissima Para Meeting sono fondamentali per radicare la cultura inclusiva”. E l’assessore allo sport di Cassola, Antonio Chiminello, ha sottolineato il valore di una manifestazione che è stata creata sei anni fa e che viene riproposta ogni anno, cosa forse anche più complicata: “A noi interessa molto l’inclusività nello sport e metteremo attenzione su queste attività, anche sotto il profilo delle infrastrutture sportive allo stadio, perché siano facilmente agibili”.
Un altro modo di vivere e capire lo sport
“Si tratta di manifestazioni azzeccate, che lavorano sulla inclusività, concetto per noi basilare – ha detto il sindaco Giannantonio Stangherlin -, apprezziamo molto l’attività del GS Marconi. Consiglio a tutti di andare allo stadio a vedere i meeting, si scopre un modo diverso di fare e praticare lo sport, più sereno, lontano dagli eccessi agonistici, nel quale anche il pubblico può vivere un clima sereno e condiviso”. A proposito dell’interesse per l’inclusione, il presidente di Fidal Veneto Francesco Uguagliati ha ricordato che a Padova l’incontro tra università e mondo sportivo ha realizzato dei progetti e dei laboratori per le prove delle protesi sugli atleti. “Stiamo continuamente invitando il mondo Fispes a partecipare alle nostre manifestazioni regionali – ha aggiunto Uguagliati – per partecipare in concomitanza e in una situazione di parità ambientale”. Secondo Fernando De Pieri, referente di Veneto Special Sport, i numeri delle federazioni paralimpiche dicono che c’è l’esigenza di ampliare la base degli atleti praticanti e ha ricordato il bel segnale arrivato dalla ministra per la disabilità Alessandra Locatelli che poche settimane fa è stata a Noale dove ha incontrato la società Veneto Special Sport e i suoi atleti per capire la realtà dello sport paralimpico. Al Serenissima attesi anche il presidente nazionale Fidal, Stefano Mei, e Manuela Levorato, regina tricolore della velocità.
I 200 metri per tutti al Mennea Day
Per il Mennea Day del 12 settembre prevista la solita carrellata di sfide sui 200 metri, per tutte le categorie agonistiche compresi gli open amatoriali. I più piccoli, gli Esordienti, potranno anche cimentarsi nelle staffettine 4×50, oltre che in attività di gioco sport, mentre per gli azzurri resta la sorpresa: in lista d’attesa più di un nome come super ospite, una volta superati il Golden Gala e i meeting di inizio settembre ci sarà maggiore chiarezza. A ricordare Pietro Mennea è stato Francesco Uguagliati: “Io andavo piano, lui molto più forte, ma ci sono stati anni in cui abbiamo corso su corsie vicine. Era straordinario, anche dopo l’attività sportiva ha collaborato molto in eventi di formazione per il mondo degli atleti. La sua impresa del 1979 è incancellabile, da lì è partita l’atletica italiana e resterà sempre una pietra miliare”. Al Mennea Day possono correre tutti, anche i lanciatori e i saltatori sono chiamati a fare i 200. Ma anche le persone normali, atletiche o sedentarie, correndo o camminando. Sarà un momento di partecipazione e condivisione, e anche in questo caso sono invitati i paralimpici: alcune iscrizioni sono già arrivate.