09.10.2011
Campionati italiani Cadetti, nel freddo di Jesolo Beatrice è quarta
a pochi centimetri dalle medaglie. Andrea e Serena poco fortunati all'esordio tricolore
Un quarto posto da brividi (e brividi anche per le temperature di colpo non estive) e due prestazioni poco fortunate, ai Campionati Italiani Cadetti di Jesolo (7-9 ottobre) per i nostri tre atleti: per tutti una grossa esperienza quella fatta nella cittadina veneziana, visto che sono anche al primo anno nella categoria.
Dopo una gara condotta senza paure, andando sempre a caccia della perfomance vincente, sabato 8 Beatrice Fiorese si è classificata quarta nel lungo, conquistando un bel podio. Con il 5,31 piazzato al secondo salto (vicina al suo personale di 5,35) è stata a lungo seconda e terza, poi all'ultimo salto la padovana Bianco l'ha retrocessa al quarto posto, superandola di appena 5 centimetri. Il bronzo è rimasto invece a soli 4 centimetri. Beatrice ha condotto una gara determinata: i tre nulli dal terzo al quinto salto dicono che ci ha provato sempre a fare la misura che conta.
Nell'ultimo salto ha tentato il tutto per tutto e si è trattato di un balzo davvero lungo. 5,26 la misurazione dei giudici nella sabbia, ma purtroppo l'atleta ha probabilmente accelerato le frequenze e la spinta della rincorsa ed è arrivata alla battuta in anticipo di almeno trenta centimetri (la foto di brutta qualità ma eloquente, tratta da un filmato amatoriale, parla da sola!): era un balzo oltre i 5,50, che poteva perfino dare l'oro (la gara è stata vinta a 5,44). Ovviamente non si piange sul latte versato, ma va sottolineato che le potenzialità per fare bene ci sono tutte!
Poco fortunati invece il giorno prima Andrea Marziano e Serena Bordignon. Entrambi hanno patito l'emozione dell'esordio e anche il clima gelido, con vento tagliente e il brusco abbassamento delle temperature di venerdì 7. Nel disco Serena ha fatto i primi due lanci di misura buona, che le avrebbero permesso di accedere alla finale, ma purtroppo finiti fuori settore, uno a destra e l'altro a sinistra. A quel punto l'atleta ha sentito ancor più la pressione della gara e al terzo lancio, fatto in sicurezza, non ha trovato la misura per inserirsi tra le prime otto, fermandosi a m. 24,65. Ha chiuso così al decimo posto: peccato perchè una gara che è stata vinta con 33,77 metri era ampiamente alla sua portata visto che ha un personale di 32,26.
Considerazioni simili per Andrea Marziano, che ha chiuso al 12. posto nel salto in lungo maschile atterrando al terzo salto a 5,92, lontano dal suo personale di 6,25 segnato poche settimane fa a Montebelluna. Per accedere alla finale serviva un 6,12, alla sua portata ma non semplice da cogliere: d'altra parte Andrea era andato oltre i 6 metri solo due volte e sempre nella gara nella Marca, e sappiamo che nel lungo non è facile consolidare subito le migliori misure. Anche nel suo caso il terzo tentativo lo ha dimostrato in crescita, ma non è stato sufficiente.
Per tutti e tre comunque i complimenti per la bella esperienza, da capitalizzare in vista del prossimo anno quando saranno più esperti e più collaudati.
Nelle foto, dall'alto: Beatrice mentre attende trepidante la misurazione del suo sesto salto; la battuta galeotta trenta centimetri prima della plastilina; Andrea durante il volo da 5,92; Serena mentre parla con il tecnico prima dell'ultimo lancio; i tecnici Chiurato e Bordignon, piuttosto infreddoliti sugli spalti jesolani.
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