21 novembre 2008
> Valente confermato presidente regionale Fidal. Abbiamo chiesto un codice deontologico per questo sport
All'assemblea regionale della Fidal, svoltasi a Vicenza l'8 novembre scorso, il presidente uscente Paolo Valente è stato confermato a larga maggioranza. Risultato peraltro atteso, perchè era l'unico candidato. Paolo Valente, insegnante in pensione di Marostica, è da sempre stato sostenuto anche dalla nostra società, che gli riconosce l'impegno e il lavoro per questo sport.
Durante l'assemblea il nostro presidente Claudio Strati è intervenuto per chiedere a Valente, che in anni recenti è riuscito a mantenere la guida della Fidal Veneto proprio grazie al supporto delle "piccole" (ma grandi...) società, di non dimenticare il ruolo fondamentale di questi club. Per questo è stato chiesto alla Fidal regionale di portare avanti con vigore un progetto per definire un "codice deontologico" capace di dettare le norme essenziali della buona educazione, della capacità educativa e della capacità di confrontarsi nel nostro mondo: nei rapporti tra società (troppo spesso chi si crede più forte si crede autorizzato a fagocitare gli altri), tra società e tecnici, tra tecnici e atleti, tra dirigenti e tecnici, tra dirigenti e atleti.
C'è grande bisogno, abbiamo spiegato, di rapporti estremamente corretti e codificati, perchè spesso ancora si viene a conoscenza di situazioni di scarsa deontologia e capacità relazionale tra club o verso i ragazzi.
In una parola, o il movimento vive all'insegna del rispetto reciproco, lasciando spazio di crescita a tutte le realtà, buttando nel cestino i personalismi che ancora purtroppo esistono, oppure la crisi dell'atletica di cui tanto si parla non finirà. Perchè il gioco della scarsa correttezza alla fine si riverbera sui ragazzi, spesso togliendo loro motivazioni o esagerandone le aspettative.
Altro punto fondamentale, quello di fare "cartello" per abbattere i costi: le società venete hanno bisogno di essere coordinate nei confronti dei fornitori di materiali e attrezzature sportive, per diventare una sorta di "gruppo d'acquisto" capace di ottenere sconti ed economie di scala.
Due punti sui quali la nostra società non abbasserà certo bandiera. A tutti i livelli.
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